lunedì 10 settembre 2012

Lunedì.

Lunedì. Settembre. Ancora caldo ma non abbastanza caldo da mare-costume-piscina-sole. In giro scazzo generale per le vacanze finite. L'abbronzatura comincia a sfaldarsi tipo muta di serpente, il nuovo mantra è devocomprareunoscrub devocomprareunoscrub devocomprareunoscrub. Il telefono squilla solo per le proposte di telefonia ("imperdibili! si affretti! entro il 30! entro le 13! entro dieci..nove..otto...fa ancora in tempo...sette...") di poveri plurilaureati telefonisti. Il capo, subendo il clima da rinfrescamento generale, chiede il repulisti di ogni derivato dalla cellulosa presente sulla scrivania, salvo poi chiedere continuamente "Dove è finito quel numero di telefono? era qui! c'era un pezzo di carta igienica qui con degli appunti importantissimi" o "quel preventivo di quel signore di quell'ultima telefonata dell'ultimo mese di quell'anno..." 


Ce la posso fare. 

Tess



venerdì 7 settembre 2012

Buoni propositi.

Si sa, settembre è il mese dei buoni propositi. Non volendo essere da meno, ho stilato la lista dei miei, ma per non farmi scoraggiare ho inserito qualcosa che posso segnare come già fatto.

Smettere di fumare è stato il proposito più semplice di tutti, ed è direttamente proporzionale al volersi bene. Se si è convinti, se davvero si è stufi di farsi quelle seghe mentali che accompagnano i fumatori che (come me) vivono con l'uccellaccio del senso di colpa appollaiato sulla spalla, allora la strada è tutta in discesa. Occorre solo focalizzare ciò che riesce a smuovere la propria coscienza, e fare leva su quello. Io ad esempio trovavo (trovo) terribile l'odore di fumo sulle mani, sui vestiti e in macchina. Concentrandomi su quello è stato facile cominciare a ridurre le sigarette fumate, a lavarsi la mani più spesso, a sentire i vestiti puliti, a cominciare ad apprezzare i momenti in cui non fumavo; ho lavato a fondo la macchina, l'ho profumata, ed ogni volta che ci entro, nonostante sia una carretta, sa di buono. 
Ora festeggio le tre settimane senza fumare, e ne sono davvero fiera. Mi voglio più bene, sento addosso il mio odore, e mi ritrovo anche con un sacco di soldi in tasca (e ve lo dice una che fumava un pacchetto al giorno....); l'unico difetto è la fame chimica che mi assilla. Temo di prendere qualche chilo, ma è per questo che nei buoni propositi c'è la palestra a go-go. 
Lo smettere di lagnarsi è insito in me, e credo sia il proposito più difficile da raggiungere. Sono una professionista in questo, campionessa mondiale di sollevamento polemiche, anche con me stessa. Ma ci lavorerò su.
Infine, cambiare lavoro. Nella vita ho fatto un sacco di lavori da bionda. Lavori in cui si sorride, si è gentili, si accontenta tutti, si cerca di essere propositivi, tolleranti, mai stanche, superorganizzate. Questi sono lavori che non voglio più fare. Poi c'è stata una meravigliosa parentesi di quasi dieci anni di lavoro supercreativo, meraviglioso, in cui viene giudicato davvero ciò che sai fare, in un team affiatato di persone, quei lavori in cui la mattina suona la sveglia e non vedi l'ora di sederti al tavolo, e ti scordi di mangiare, di telefonare, di fare pipì. Il più bel periodo della mia vita. Ecco, non so cosa succederà, cosa troverò..ma vorrei di nuovo provare quella sensazione, di non vedere l'ora di andare a lavorare.

 "Scegli un lavoro che ti piaccia, e non lavorerai un solo giorno della tua vita." (Confucio)


Tess